martedì 18 giugno 2013

"Bimbo muore nell'auto,dimenticato. Il papà chiede perdono alla moglie."

Luca. Due anni. Muore asfissisato dal caldo perchè dimenticato nell'auto del papà per 8 ore. (http://www.iltempo.it/cronache/2013/06/05/bimbo-muore-in-auto-dimenticato-dal-papa-1.1145266)

E giù di insulti, offese dal pubblico indignato.
Quello stesso pubblico che probabilmente è passato accanto ad un auto parcheggiato senza controllare che all'interno vi sia un povero angelo a patire il caldo e la solitudine.

No.
Io non me la sento di condannarlo. Io stessa sono stata dimenticata all'asilo più volte perchè "dovevi andare a prenderla tu". Io stessa sono stata portata a lavoro da mia mamma perchè alle 7.00 del mattino, in auto, mi addormentavo, facendo distrarre chi era al volante....

Siamo pieni di cose da fare, siamo col pensiero al futuro prossimo e siamo stressati.
Sono cose che, ahimè, possono capitare.
Non siate così crudeli con un povero papà vittima di questa vita frenetica. Esattamente come tutti noi.


Ti alzi alle 6.00, come tutte le mattine.
Fai colazione mettendoti velocemente le scarpe, come tutte le mattine.
Prendi tuo figlio e lo fai sedere sul seggiolino, come tutte le mattine.
Guidi sempre la stessa e solita strada, come tutte le mattine.
Ascolti la stessa e solita stazione radio, come tutte le mattine.
Pensi a che cosa ti aspetta in ufficio, al lavoro arretrato da fare e a quello che ti viene chiesto di fare, come tutte le mattine.
Lasci tuo figlio all'asilo, dopo averlo svegliato, come tutte le mattine.
Lo saluti di fretta, come tutte le mattine.
Torni in auto, come tutte le mattine.
Continui a pensare alle cose da fare, al lavoro, alla pausa pranzo, al lavoro e poi al rientro a casa. Come tutte le mattine.
Pensi che forse devi fare la spesa, perchè stamattina mancava il latte. Pensi che già che andrai al supermercato puoi comprare gli yogurt, il sugo e qualche merendina. Pensi che devi fare benzina, e che la farai di ritorno a casa, dopo la spesa. Pensi che sia meglio farla PRIMA di andare al supermercato.
Sei a lavoro, come tutte le mattine.
Cerchi parcheggio vicino all'ingresso, come tutte le mattine.
Come tutte le mattine, NON LO TROVI.
Parcheggi lontano, come tutte le mattine, spegni la macchina, prendi la 24 ore dal sedile del passeggero ed esci, senza nemmeno guardare se le luci di chiusura dell'auto si siano accese. Ti basta il "clack" sonoro. Come tutte le Mattine.
 
A volte le cose sono talmente automatiche che salti i passaggi.
Non ditemi che non vi è mai capitato di guidare verso una meta e arrivarci senza ricordarvi di essere passati in un determinato posto.
"Ma sono arrivata? ma ci son passata dalla piazza??? Ma sai che non mi ricordo di aver visto l'edicola che vedo sempre?"

Capita, Gente.
Il vero assassino è lo stress. Non un padre amorevole che ha come unica colpa quella di avere una vita impegnata e frenetica. COME TUTTI.

La sua condanna la sta già scontando: il senso di colpa per tutta la vita che gli resta.

Ciao Luca.
Stai accanto a Papà e Mamma.
Sempre.


Milena Bognanni

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