venerdì 30 ottobre 2015

Volare, oh oh. Cantare, oh oh oh oh.

Intrappolata in un mondo di bugie tessute apposta per evitare di farmi uscire da questo assiduo e assordante labirinto mentale.

Mi sento come in una enorme palla di vetro, una di quelle di natale con dentro il pupazzetto di neve. Ecco, il pupazzetto sono io. E senza neve.
Sono dentro questa palla a vedere il mondo rotolando, e non perchè io sia grassa, non questa volta. E' la palla, che rotola. E io osservo solo. Osservo il mondo che mi sta a poco a poco sfuggendo di mano. Lo guardo, e ho smesso quasi di capirlo. Perchè diamine io dovrei capire gli altri, se agli altri di me non importa un accidente?????
Beh. Parlo facile.
Non ho la piu pallida idea di cosa dovrei farne di me stessa.

E così, nell'attesa, rotolo, cercando di captare altre prospettive.
Magari a testa in giù sembri diverso.
Magari di lato sparisce il tuo sguardo triste.
Magari in diagonale, la linea della tua bocca torna a sembrare sorridere spontaneamente.

Rotoliamo. E speriamo che prima o poi, un muro mi fermi e mi faccia tornare a sentire i raggi del sole direttamente sul mio viso.