domenica 28 settembre 2014

Ho sempre odiato i treni...

...partono lenti lenti,quasi a lasciarti il tempo di pensare a cosa,o chi, stai lasciando.

Sembrano dirti "guarda,ricordalo bene questo momento,memorizzalo, che adesso sfrecciamo verso la meta e non ne saprai piu niente di tutto ciò.... "

Li ho sempre odiati io,i treni.

Forse lasciavo a terra qualcosa di piu importante della meta.

O probabilmente,la meta non valeva quel viaggio.

Adesso non mi interessa affatto come partono,ma adoro che rallentano molto prima di fermarsi e farti scendere.

"Guarda dove sei arrivata,Milena. Memorizzalo. Adesso vivilo."
E si aprono le porte sulla banchina della tua nuova vita.

sabato 27 settembre 2014

Prima persona singolare del verbo riflessivo fidarsi, indicativo. Al presente.

Perche non so se lo sai
Ma la fiducia é una cosa seria.

Io non riesco a credere.
Sono impossibilitata geneticamente nel farlo.

Non credo,non ce la faccio.
Nemmeno se vedo. Perche penserei di aver visto male.

Perche io,mi chiedo!

Non posso dare niente. Non ho niente.

Una giornata é volata,domani ne passerá un'altra, l'ennesima.

Passa il tempo.
O piu semplicemente passo io,dato che il tempo,fisicamente, non esisterá mai.

domenica 17 agosto 2014

Ehi there Delilah.

Un'altra notte é arrivata, é iniziata e sembra infinita.
Maledetta notte, quanta compagnia mi fai e quante riflessioni che mi hai costretta a fare.
Sembri cosi innocente e passeggera ma entri dentro come l'aria  e te ne vai solo quando anche il più vecchio dei ricordi ha fame di libertà.

Io non ti voglio vivere,non voglio parlarci con te. Sei la parte oscura della mia vita che si presenta alla mia porta e che chiude a chiave dopo essersi accomodata sul divano.
Cosa vuoi ancora?
Perche mi tormenti?
Lasciami sbagliare,lasciami trarre le mie conclusioni.
Perché?
Perché mi faccio questo?

Avevano ragione i vecchi del paese, campa 100 anni chi si fa i fatti propri.

Ma io davvero voglio campare cosi a  lungo?  io non so se ne ho voglia.
Essere felice,quello si che mi interessa.

Maledetta notte, tu che non dormi mai.
Tu che sei la miglior compagna di una vita,che custodisci i miei segreti più profondi,come puoi trasformati nel mio nemico più grande?

Torna a dormire,stupida notte,e ridammi il sole.
Al sole anche i fantasmi spariscono e lasciano posto libero a qualsiasi cosa,a qualcuno.

E allora tu scaldami,anche quando non ci sei.
Solo il calore batte il gelo.

E io adesso ho ancora tanto,troppo freddo.
Ancora.
Áncora.

martedì 12 agosto 2014

Mi dispiace,

ma io non ci credo più.
Ce l'avevi quasi fatta a convincermi, davvero, eri ad un passo dal mio cuore.
Ma poi il mio maledetto schema di autodifesa mi manda alla ricerche di cose che mi fanno troppo male ma che fondamentalmente mi fanno aprire gli occhi.
Sì, l'ho fatto anche stasera, e più approfonditamente.

CON CHE RAZZA DI CORAGGIO mi guardi negli occhi e mi racconti cose che hai già raccontato? E tante, tantissime volte!!!
Non credo di meritare questo, non voglio essere una della lista.

Non voglio farmi del male, ancora una volta, nella speranza di essere diversa a tal punto da meritarmi un minimo di sincerità.

Non lo siete mai, voi, sinceri.
MAI.
E come faccio a crederti? COME?

Tra qualche mese le cose che abbiam condiviso faranno parte dei MIEI ricordi e il repertorio, il tuo, tornerà attivo.

Di nuovo, stesso schema, stesse parole, stessa storia.



Iniziavo a crederci, ero quasi convinta che stavolta sarebbe stata diversa.
Ma dando retta al cuore si commettono stronzate.
E la mia,l'ennesima, probabilmente, l'ho fatta con te.

Senza amore si puo' vivere?
SI DEVE.



Chissenefrega.





venerdì 1 agosto 2014

ooops I did it again

..l'ho fatto di nuovo.
si.
ho scavato e ho scavato.
E' una mia cazzo di difesa, lo faccio tutte le sante volte.. scavo e nel momento in cui trovo qualcosa poi vorrei non aver mai scavato. Ma ormai è bella e che andata, ormai a quel punto so cose che non dovrei sapere e non me le leva dalla mente nessuno.


LE PERSONE CAMBIANO DAVVERO?

Lo sapevo che si sarei rimasta sotto, questa volta.
CHE CI SAREI RIMASTA SOTTO DAVVERO.

No, mi dico, le persone non cambiano mai.
Smussano gli angoli per incastrarsi bene, ma il loro cuore non cambia mai.

Adesso? E ADESSO COSA DIAVOLO FACCIO?

Adesso si, porco il demonio, che sono terrorizzata....



venerdì 18 luglio 2014

Memo:

- Non dipendere mai mai mai mai da qualcun altro, ne fisicamente, ne materialmente ne,soprattutto,mentalmente.

- Non commettere mai lo stesso errore due volte.

- Conta fino a 10,prima. Sempre.

- Fidati ma non avere mai aspettative.

- Meno cose conoscono e sanno di te, meno male ti faranno.

- Prometti solo quello che puoi mantenere.

- Non credere alle promesse.

- Non giurare mai.

- Non credere ai giuramenti.

- Pensa. Prima di qualsiasi cosa, pensa.





domenica 6 luglio 2014

Perchè alla fine...

...manchi solo tu.



S.Fermo della Battaglia, 6 Luglio 2014, 19:20.

Cambio di programma.

Da grande farò il bruco!
........mangi, mangi,mangi poi fai il bozzolo...
dormi e diventi crisalide.....
dormi,dormi,dormi....e quando ti svegli sei una gnocca da paura....!!!
 
 
Si, da grande sarò un bruco! 
 
 

lunedì 23 giugno 2014

Non avere mai paura!

Cosa pensavi che succedesse lasciandoti andare?

Non ti hanno ucciso mai, in passato, e le ferite te le sei leccate sempre da sola.
Sei riuscita a nascondere qualche cicatrice, qualche altra la stai mostrando tu e molte non verranno mai a galla...... ma ce la stai facendo.. ci stai riuscendo....

Armati di tutto il coraggio che hai e parla, parla, parla di quello che ti frulla in testa!
Stai andando avanti alla grande... non rinunciare a tutto questo, non lasciare mai che la terra su cui ti hanno buttata e calpestata ti sommerga.

Il fango si lava!


IL PRESENTE. Ecco cosa stai vivendo...
 E si... Vivilo, attimo per attimo.   Respiro per respiro.    Sguardo per sguardo.

... hai visto quanto cazzo è bello essere felici?





mercoledì 28 maggio 2014

Sorridi, ragazza - Lettera a me stessa


Alla fine, che diamine!, te lo meriti.
Non lo facevi da un po'.   Quindi... SORRIDI.

Lo so, adesso hai la testa pesante.
Tanto.
Troppo.
Sembra di avere in testa un trattore dal motore a scoppio.
E sembra faccia quasi male.
Perchè fa male.

Ma passerà.
E se non passerà qualcuno imparerà a sorreggerti i pensieri per renderteli più leggeri.

Mi raccomando,attenta a quel qualcuno, stavolta.

Non sei capace di rendere felici le persone, te lo hanno dimostrato lasciandoti sola e cercando sempre qual qualcosa in qualcun altro che evidentemente tu non hai.
Probabilmente non lo avrai mai.
Ma non devi piangere per questo.
Ci hai pianto spesso.
Adesso basta.



Impara a dare ciò che hai, ciò che sai dare e andrà bene lo stesso.

Cerca quel qualcuno a cui basti tu, a cui basti quello che sei, che "va bene così".
Trovalo.
Trova quello che ti prenda per un braccio e ti aiuti a saltare, se ti blocchi a metà.
Trovalo.
Ti hanno lasciato indietro troppe volte, adesso è arrivato il tempo di lasciare la paura di te stessa sulle spalle di coloro che te l'hanno buttata addosso.


Ma una cosa...
Non essere mai egoista.
Mai.
Non far pagare le tue paure e gli errori degli altri a chi non ti ha fatto niente perchè quella persona potrebbe non voler farti mai del male.
Dai una possibilità al mondo, la darai anche a te stessa.
Mettici più testa, ma mai meno cuore. In tutto, sempre.

Metti in conto il rischio di sbagliare di nuovo, puo' succedere, accadrà.
Ma fai in modo di essere più forte quando e se accadrà.


Ci si rialza sempre.
E adesso tocca a te.
Rialzati.
Vivi.



Puoi farcela.




                      ( "L'inchiostro sa quante frasi nascondono i silenzi" - Caparezza, Chinatown )


venerdì 2 maggio 2014

Finalmente Me

Inutile girarci troppo attorno.
Non ho mai saputo definirmi.
Adesso si,  inizio a capire me stessa.

Ho capito di avere anche un paio di ali.
Un magnifico ed enorme paio d'ali.
Non so volare, ancora. Non ci ho provato.
Quando sarà il momento salterò, da sola.
Adesso va bene così.
Guardo giù e spalanco le ali, chiudendo gli occhi e perdendomi nel vento.

E nella mia testa niente.
Solo il vento e l'odore dei fiori.

Finalmente Me.



giovedì 17 aprile 2014

Mi chiamo Antonio e sono matto,

sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino...
Credevo di parlare col demonio così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio...

Ti scrivo questa lettera perché non so parlare,perdona la calligrafia da prima elementare, e mi stupisco se provo ancora un'emozione ma la colpa è della mano che non smette di tremare..

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto: l'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi...

E giorno e notte si assomigliano nella poca luce che trafigge i vetri opachi...
Me la faccio ancora sotto perché ho paura: per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura,puzza di piscio e segatura...

Questa è malattia mentale e non esiste cura!

I matti sono punti di domanda senza frase, migliaia di astronavi che non tornano alla base, sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole, i matti sono apostoli di un Dio che non li vuole...
Mi fabbrico la neve col polistirolo,la mia patologia è che son rimasto solo.
Ora prendete un telescopio misurate le distanze e guardate tra me e voi chi è più pericoloso?

Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto, ritagliando un angolo che fosse solo il nostro: ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi, non come le cartelle cliniche stipate negli archivi!
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare: eri come un angelo legato ad un termosifone...

Nonostante tutto io ti aspetto ancora e se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora ..

Mi chiamo Antonio e sto sul tetto, Cara Margherita sono vent'anni che ti aspetto!
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce, quando pure il tuo migliore amico ti tradisce...

Ti lascio questa lettera, adesso devo andare, perdona la calligrafia da prima elementare...
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare....



(Le immagini che seguono sono dell'ex ospedale San Martino, il manicomio della città di Como che dal
giugno del 1882 ha ospitato circa quarantamila matti: poveri contadini ammalati di pellagra, mentecatti e vagabondi, casalinghe isteriche o in preda al delirio delle puerpere, bambini abbandonati, operai e muratori alcolizzati, emigrati meridionali e veneti rimpatriati dalla Svizzera ai primi segni di malattia mentale- il loro disagio ottenne anche una ben precisa definizione medica: il "delirio dell'immigrato". Molti tra gli ospiti del San Martino - almeno fino all'approvazione della legge Basaglia nel 1978 - venivano internati "d'imperio", sulla base di un certificato medico che li dichiarava "pericolosi a sé o agli altri", o anche solo "di pubblico scandalo": insomma bastava che il sindaco, il parroco, il medico e il comandante dei Carabinieri di un paese decidessero di concerto che una determinata persona, a salvaguardia della quiete e del decoro pubblico, non dovesse più circolare liberamente, perché per questa si aprissero le porte del manicomio e di una terribile non-vita..... Pubblico questo in memoria di tutti gli ANTONIO che non hanno avuto il coraggio di imparare a volare, ma che io, leggendo anni fa le loro cartelle cliniche, so che dentro al loro cuore volavano sul mondo... tutti i giorni.... )











venerdì 28 marzo 2014

Più giù più giù Sto precipitando...o forse sto volando?

Aldol Darkene Triptizol
Noan Anasclerol 
              Valitran Serpax Vatran

Psycoton Serenase Liserdol

                                                                           Felison Flunox Control 
Quilibrex e Lexotan

Zoloft Lorans Depas Tavor 

                                                   Valeans Xanax Roipnol 
                                          Luminale Seropram



 

pecchè si ragiunamm chisti fatt 'n ce spiegamm..

Giornata di fuoco... 

h 7:30 sveglia.


h 8.45 gita al respaù fino alle


h 11.30 quando Gea ha fatto amicizia con una zecca,quindi tolto il parassita siam andate di corsa dal veterinario a chiedere un'altro antiparassitario dato che quello che ha,EVIDENTEMENTE,non funziona...


h 12.00 gnocchi al sugo per me e BISTECCA AI FERRI di 150 gr con 2 cm di spessore per la nana,accompagnate da due zucchine grigliate che ha apprezzato piu di quelle bollite.


h 13.00 a lavoro fino alle 


h 18.00, quando, alle h 18.30 ho raggiunto a piedi mia mamma e Gea al parchetto.

h 19.00 capata al Granmercato a prendere il "pane e latte" che mamma ha magicamente trasformato in 4 borse pesanti... 


h 19.50 Gea ha mangiato la sua bistecca,perchè la prima cosa che abbiam fatto appena entrate a casa è stato cucinare per lei. E noi stiamo cercando la forza di togliere le scarpe.....

Domani é sabato. 

Santo subito chi lo ha inventato.

lunedì 10 marzo 2014

Oggi

Mi sono svegliata un po' presto,stamattina,pur non dovendo lavorare.
Ma non ho molto da fare, voglio solo andare al Baradello con il mio cane e tornare a casa per ora di pranzo per godermi il primo pomeriggio svaccata sul divano.
Voglio,adesso,crogiolarmi nel mio letto, sotto quella trapunta che spero di togliere entro settimana prossima, coccolando il cane e pensare a niente.

Arriva la primavera.
Il sole mi scalda le ossa e mi fa fare pace col mondo,che per me significa semplicemente sopportarlo un pochino....

Necessito di prati, di boschi,di colline,di aria fresca e odore di muschio.

Sono le 8:25.
Mi alzerò da qui alle 9:00.
Mi prenderò un bel caffé,coccolerò i gatti,mi vestirò con una tuta e poi dritte su 450 mt di altezza s.l.m con uno zaino in spalla.

Oggi mi sento così.

E tu?

(Le foto sono MIE,fatte da me nei giorni scorsi durante una delle mie ormai frequenti camminate al baradello. Il Copyright,ovviamente, c'é.)