Nessuno di quelle persone gli rivolgerà mai la parola, nessuno dei passanti si chiederà chi è o cosa fa nella vita. Io guardo quell’uomo della folla, seduto li, da solo a quel tavolo a bersi un bicchiere di qualche alcolico strano, alzando un po’ gli occhi per guardarsi intorno.
Lui si chiede chi sono quelli attorno lui. Ma solo per qualche secondo .
E dopo aver fissato negli occhi una ragazza laggiù in fondo, torna a fare quello che stava facendo. Lui è così. È un vecchio uomo della folla che ogni sera, puntualmente, si siede al suo solito tavolo e fa le sue solite cose. Anche la sua espressione è sempre la stessa.
Nasconde un sorriso dietro a due occhi tristi. Ma non sa che io che lo sto fissando riesco a tralasciare la sua bocca bugiarda per perdermi nei suoi anziani occhi, stanchi forse di guardare solo sconosciuti.
Beve, legge il giornale, pulisce qualche oggetto reduce dei suoi più sbiaditi ricordi.
Non so chi sia, non conosco il suo nome, ma so perfettamente che quando torna a casa vorrebbe poter urlare contro quella sua dannata solitudine.
E’ vero, non parla con nessuno, non scambia una parola neanche con la proprietaria del bar che serve i suoi clienti. Ma per lo meno è circondato da persone che parlano, ridono,si divertono.
Non è più solo nella sua solitudine.
Rimanere solo dietro a 4 mura, probabilmente, è più doloroso che rimanere soli in un luogo affollato.
Un uomo della folla è capace di smettere di essere tale solo all’interno della folla stessa perchè non ne fa effettivamente parte...
da una mia nota, Domenica 12 ottobre 2008
Chi si sente solo anche nella folla, davvero ha la solitudine nel cuore. Ci sono tante persone che vivono la solitudine, c'è a chi piace, e a chi deve piacere per forza. Queste persone rompono la solitudine solo in quei momenti in cui vanno a fare la spesa, parlano con la commessa, vanno dal dottore, parlano con altri pazienti, vanno al bar, e parlano con altre persone sole... ma quando ritornano a casa... è li che vivono la loro solitudine, accendono la TV, e si lasciano vivere!
RispondiEliminaLa vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi. (Luigi Pirandello)
La solitudine ti mangia dentro.
EliminaBeh io non sarò mai solo, anche da anziano... sarò circondato da tanti animali...e porterò nel cuore l'amore per quella donna tanto amata...aahahhahaha
RispondiElimina:))
Ah beh avere gli animali attorno quello è sicuro.
EliminaAnche io, ci sono nata in mezzo agli animali!
Per l'amore nel cuore... beh... oddio.... Non finirmi come Petrarca e Dante sai?